Buoni propositi 2018

di R.Ceccarelli - E. Toffetti

Alice e i suoi buoni propositi per il 2018

Gennaio 2018
La scorsa settimana sono tornata in ufficio, dopo la pausa natalizia, molto ma molto carica perché ho in testa tre cose da cambiare per lavorare e stare meglio nel 2018.
Dipenderà solo da me, per Marzo sarò riuscita a fare tutto!
Intanto, ho iniziato subito con il controllarmi di più in riunione. Prossima settimana, mi concentro sul rapporto con i miei collaboratori, sono giovani e con molte idee e vanno guidati meglio.
Per Febbraio mi sono già fatta iscrivere ad un corso sul business controlling per gestire il mio budget con meno problemi e sorprese dello scorso anno quando ho dovuto rinunciare a fare due importanti progetti per mancanza di spazio.

Quattro mesi dopo...

Riunione settimanale – Alice rivolta ad un collega: “Ma dai, ma come ti viene di dire così... ma ti rendi conto? Il Content Manager non può guardare solo alla quantità...”
In ufficio – Alice con un suo collaboratore: “Giò, vieni qui un attimo. Ascolta, posso capire tutto, ma cos’è sto schifo di lavoro? Senti, prendi uno stipendio, lavora bene...”
A casa – Alice parlando con il tablet: “Al corso avevano detto che le spese programmate sarebbero state messe in dodicesimi, ma qui è tutto diverso... ma sto spendendo più o meno del piano?... boh…”

Buoni propositi di Alice vs. Realtà: 0 – 3

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Riflessione: Sapete cosa c’è, forse alla fine l’ho capita. Avevo pensato di migliorare la qualità del mio lavoro come se stessi usando una app, potendo decidere da sola e in autonomia come, quando e cosa cambiare. Sembra banale ma è così... Sembra banale ma è così... una app non considera le relazioni tra persone, insomma non riproduce un vero ambiente di lavoro dove far quadrare aspetti organizzativi e relazionali... devo far qualcosa rapidamente, altrimenti un altro anno così e mi ricoverano!